Marcel Sardella suona il rock
«La cosa più bella è vedere i volti felici degli spettatori dopo il concerto»
Da SWICA, Marcel Sardella è noto come collaboratore addetto Salute Professional presso la Direzione regionale di Zurigo. Nel tempo libero si trasforma in rockstar e scandisce il ritmo con la batteria.
Marcel Sardella, 53 anni, è entrato in contatto con la musica in tenera età: suo padre suonava il contrabbasso, prima in un sestetto e poi anche in un duo; suo fratello invece suonava il tamburo nella Stadtmusik Lenzburg e faceva spesso le prove a casa. Era quindi naturale che Marcel, da piccolo, si divertisse ogni tanto con il pad di allenamento del fratello. «Questo, probabilmente, è anche uno dei motivi principali per cui in seguito ho deciso di suonare la batteria», spiega il musicista argoviese.
All’inizio, Marcel non poteva però certo pensare ad avere una batteria tutta sua, perché la famiglia Sardella abitava in una casa plurifamiliare. Da un lato, l’attrezzatura era costosa e occupava moltissimo spazio, dall’altro i vicini sarebbero stati difficilmente disposti a sopportare un volume così forte. Fu così, che dovendo accantonare l’idea della batteria, Marcel esordì nella sua prima band come cantante leader. «All’epoca, la cosa mi era del tutto indifferente. Contava solo il fatto di fare parte di una band». Insieme ai suoi amici avevano ingaggiato come batterista il figlio di un vicino, che aveva una batteria a casa. «Così avevo l’occasione di provare lo strumento di nascosto», racconta Marcel Sardella con tono scherzoso.
All’inizio, Marcel non poteva però certo pensare ad avere una batteria tutta sua, perché la famiglia Sardella abitava in una casa plurifamiliare. Da un lato, l’attrezzatura era costosa e occupava moltissimo spazio, dall’altro i vicini sarebbero stati difficilmente disposti a sopportare un volume così forte. Fu così, che dovendo accantonare l’idea della batteria, Marcel esordì nella sua prima band come cantante leader. «All’epoca, la cosa mi era del tutto indifferente. Contava solo il fatto di fare parte di una band». Insieme ai suoi amici avevano ingaggiato come batterista il figlio di un vicino, che aveva una batteria a casa. «Così avevo l’occasione di provare lo strumento di nascosto», racconta Marcel Sardella con tono scherzoso.
Da «Cherry Pie» a «Crystal Ball»
Ci sono voluti alcuni anni prima che Marcel potesse avere una batteria tutta sua. «A 15 anni, con l’aiuto di mio padre, sono riuscito a mettere da parte i soldi per comprarmi una batteria». Con il suo primo «drum set» Marcel iniziò la carriera di batterista e ben presto si esibì nel suo primo concerto con una band di studenti. In seguito ha vissuto molte altre esperienze in ambito musicale, in occasione di concerti e registrazioni discografiche con diverse band. Nel 1995, all’età di 28 anni, ha fondato i «Cherry Pie» insieme a un amico. Con altri musicisti hanno realizzato cover di celebri canzoni hard rock degli anni Ottanta. Marcel e i compagni ci hanno subito preso gusto: «Volevamo scrivere brani nostri e cantarli davanti al pubblico». Così nel 1999, la band «Cherry Pie» è diventata «Crystal Ball». La rock band è attiva ormai da 20 anni e all’inizio del 2021 presenterà il suo dodicesimo album. «Come si può immaginare, ne siamo estremamente orgogliosi». Nel corso degli anni la band è rimasta fedele al suo stile musicale: ancora oggi l’hard rock melodico ispirato alla musica di celebri gruppi degli anni Ottanta riscuote grande successo.
Sul palco con gli Europe e gli Scorpions
Se la band è ancora in piena attività dopo tanti anni, il merito è anche dei suoi numerosi fan. Per questo Marcel e gli altri musicisti, dopo ogni esibizione, non mancano di dedicare loro molto tempo: «Dopo i concerti abbiamo l’abitudine di andare al nostro stand di merchandising per firmare autografi e incontrare personalmente i nostri fan». Così la band può restituire ai suoi ammiratori parte dell’attenzione che riceve da loro. «Senza i nostri fan non potremmo fare ciò che amiamo di più», afferma Marcel.La band ama esibirsi in pubblico, come ad esempio in occasione della serata di apertura della decima edizione di «Stars in Town» a Sciaffusa. Insieme agli Europe («The Final Countdown») e agli Scorpions («Wind of Change») ha avuto l’onore di inaugurare l’edizione dell’anniversario sul palco principale. Il batterista rivela: «La cosa più bella è vedere i volti felici degli spettatori dopo il concerto».
Poco tempo per fare altro
Quest’anno, a causa del coronavirus, momenti del genere sono molto rari. Di solito la band «Crystal Ball» si esibisce da 50 a 100 volte all’anno; nel 2020, finora, i concerti sono stati solo tre. «In realtà quest’anno volevamo promuovere il nostro CD “2020”, che abbiamo realizzato per l’anniversario», spiega Marcel. «Ora però siamo ancora più entusiasti e impazienti per il lancio del nostro nuovo album, che dovrebbe uscire nella primavera 2022».
Marcel non ha tempo per altri hobby, ma non si lamenta perché nei momenti liberi si dedica alla sua grande passione: la musica. «In genere pianifico le vacanze in modo tale da poter andare in tour con la band a esibirci a concerti o festival. Per fortuna finora ha sempre funzionato tutto perfettamente. E di questo sono molto grato», sottolinea. Se ogni tanto riesce a trovare un po’ di tempo libero lo trascorre con la famiglia e gli amici oppure, in pieno stile rock, parte per un giro in moto.
Marcel non ha tempo per altri hobby, ma non si lamenta perché nei momenti liberi si dedica alla sua grande passione: la musica. «In genere pianifico le vacanze in modo tale da poter andare in tour con la band a esibirci a concerti o festival. Per fortuna finora ha sempre funzionato tutto perfettamente. E di questo sono molto grato», sottolinea. Se ogni tanto riesce a trovare un po’ di tempo libero lo trascorre con la famiglia e gli amici oppure, in pieno stile rock, parte per un giro in moto.