Il bruciore di stomaco vi tormenta? Ecco come prevenirlo.
Pasti abbondanti, sovrappeso, ma anche l’età e una certa predisposizione possono causare il reflusso. Invece di subire passivamente dolori e bruciori al petto, con i relativi rischi per la salute, è consigliabile modificare il proprio stile di vita.
Quando il contenuto acido dello stomaco risale nell’esofago, si possono verificare rigurgiti acidi e bruciore di stomaco, o più tecnicamente «reflusso gastroesofageo». I disturbi spaziano da una sensazione sgradevole di acido in gola fino a un dolore bruciante e pungente dietro lo sterno. Lo sfintere tra lo stomaco e l’esofago non si chiude correttamente per motivi anatomici o perché è indebolito.
Un leggero bruciore di stomaco occasionale è solitamente innocuo. Se il reflusso si verifica più volte a settimana e addirittura di notte, ed è accompagnato da disturbi come dolori epigastrici, vomito e difficoltà di deglutizione, è consigliabile consultare un medico. L’aumentata esposizione dell’esofago all’acido può provocare a lungo termine infiammazioni, restringimento dell’esofago e, nei casi estremi, cancro all’esofago.
Alcune persone sono particolarmente soggette ai rigurgiti acidi. Pasti pesanti (specie a tarda ora), alcol, nicotina, sovrappeso e stress favoriscono il reflusso, che per questo è detto anche «malattia del manager». Tuttavia, non bisogna accettare questo disturbo di salute come una componente inevitabile della vita professionale, bensì evitare o ridurre per tempo i fattori di rischio.