Carenza di medicamenti in Svizzera
Difficoltà di approvvigionamento di medicamenti: nessuna soluzione rapida in vista
In Svizzera mancano centinaia di medicamenti e principi attivi. Le assicurazioni malattia si trovano tra l’incudine e il martello quando si tratta di rimborsare le alternative. SWICA è a favore di soluzioni pragmatiche per assistere le persone colpite nel miglior modo possibile.
04.03.2024 | di Gioia Wetter
«Grave carenza», «Nessun miglioramento in vista», «La carenza di medicamenti peggiora»: questi e titoli simili vengono diffusi dai media da mesi. La Svizzera sta esaurendo i medicamenti. I motivi sono complessi. Per semplificare la situazione, possiamo individuare alcuni problemi di base: in primo luogo, le aziende farmaceutiche svizzere si concentrano su medicamenti nuovi e molto complessi dai margini elevati. Per loro spesso non vale la pena produrre principi attivi per medicamenti poco costosi con protezione brevettuale scaduta o per farmaci generici. Tra questi, però, rientrano molti antibiotici, antidolorifici e antidepressivi comuni attualmente mancanti in Svizzera. La produzione di medicamenti e principi attivi destinati al vasto pubblico viene esternalizzata in Asia o in Sud America. Eventuali problemi nelle catene di approvvigionamento, l’arresto della produzione o l’aumento di domanda sul mercato globale causano carenze in Svizzera.
In secondo luogo, la Svizzera non ha una visione d’insieme della situazione, poiché non esiste un elenco nazionale completo dei medicamenti mancanti. Inoltre, le responsabilità non sono definite in modo chiaro e non esiste un coordinamento centralizzato. La responsabilità principale per l’approvvigionamento dei medicamenti spetta ai Cantoni; l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese è competente solo per lo stoccaggio e il monitoraggio dei medicamenti essenziali. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è a sua volta responsabile della definizione dei prezzi. Altro fattore di complicazione è che spesso le aziende straniere non trovano redditizio richiedere l’autorizzazione per singoli farmaci per il mercato svizzero, date le sue piccole dimensioni.
Prevenire il peggio
Nessuno di questi problemi è nuovo. «La carenza di medicamenti in Svizzera è evidente da anni e la situazione sta peggiorando in modo esponenziale», afferma Daniel Lo Verdi, responsabile della Gestione specialistica Medicina di SWICA. «La situazione è precaria. Ora dobbiamo prevenire il peggio». L’esperto è certo che gli operatori debbano remare tutti nella stessa direzione per raggiungere questo obiettivo.Questa è anche la strategia della Confederazione. Il rapporto dell’UFSP sulle difficoltà nell’approvvigionamento di medicamenti è stato pubblicato nel 2022 proprio per rafforzare l’approvvigionamento a lungo termine. La Confederazione sta attualmente lavorando con i rappresentanti di industria, ricerca, professione medica, farmacie, associazioni e Cantoni su proposte di attuazione. Si attendono proposte concrete entro fine anno. Allo stesso tempo, nell’aprile 2023, un’ampia alleanza di farmacie, medici, drogherie e industria farmaceutica ha lanciato un’iniziativa popolare che mira a migliorare l’approvvigionamento di medicamenti attribuendo alla Confederazione le competenze necessarie e destinando fondi al rafforzamento della Svizzera come sede di ricerca, sviluppo, produzione e stoccaggio di medicamenti. Nonostante l’avvio di alcune misure politiche, non si prevede un rapido miglioramento della situazione. In mancanza di medicamenti, per ora le e i pazienti dovranno ricorrere ad alternative.
«La carenza di medicamenti in Svizzera è evidente da anni e la situazione sta peggiorando in modo esponenziale» Daniel Lo Verdi, responsabile della Gestione specialistica Medicina di SWICA
Trovare soluzioni pragmatiche
Quando si tratta di trovare soluzioni (di emergenza) adeguate, le assicurazioni malattia si trovano spesso tra l’incudine e il martello. «Le persone da noi assicurate hanno bisogno di cure adeguate, ma allo stesso tempo dobbiamo seguire la legge per i rimborsi. Le circostanze relative a possibili medicamenti alternativi non sono sempre semplici o chiare», spiega Lo Verdi, che insieme al suo team SWICA sta lavorando instancabilmente per far fronte a carenze acute e imminenti, individuando possibili alternative rimborsabili nei limiti del quadro normativo. «In queste circostanze tese, è molto importante per noi agire in modo cooperativo e senza complicazioni, per non peggiorare ulteriormente la situazione per le persone assicurate.»Allo stesso tempo, Lo Verdi sottolinea che questo compito comporta un grande sforzo per l’assicurazione malattia. E ciò vale per l’intero settore: per operatrici e operatori sanitari, medici e soprattutto farmaciste e farmacisti, l’impegno nel reperire, importare o produrre autonomamente medicamenti alternativi comporta un’enorme sforzo supplementare e costi elevati. L’intera situazione è quindi anche molto costosa per il sistema sanitario.
santé24 assiste in caso di domande sui medicamenti
santé24, il fornitore di servizi di telemedicina di SWICA, assiste le persone assicurate in caso di domande sui medicamenti e sulla loro carenza. Anche il farmacista Daniel Kreyenbühl che gestisce il servizio di consulenza sui medicamenti presso santé24, ha notato un peggioramento della situazione: «Recentemente abbiamo ricevuto un numero crescente di richieste da parte di assicurati e assicurate per problemi di disponibilità dei medicamenti. Di solito siamo in grado di fornire un buon servizio e di suggerire possibili alternative, se esistono».La o il paziente decide insieme alla/o specialista prescrivente se e a quale medicamento disponibile passare. Tuttavia, conviene consultare una/o specialista anche per i medicamenti che non richiedono prescrizione medica. «Soprattutto, sconsigliamo l’acquisto di farmaci online», avverte Kreyenbühl. «Questi medicamenti possono provenire da fonti estere illegali ed essere di scarsa qualità». Naturalmente, questo non vale per le farmacie svizzere per corrispondenza con autorizzazione cantonale appropriata, aggiunge.