Emergenza all’estero? Ecco come vengono aiutati gli assicurati SWICA
Marlene, come descriveresti la collaborazione con SWICA e cosa apprezzi particolarmente di questa partnership?
La collaborazione con SWICA si basa su un rapporto di fiducia reciproca e di parità. Apprezzo molto il fatto che entrambe le parti contribuiscano con la loro esperienza e cerchino di risolvere situazioni complicate con soluzioni semplici e, soprattutto, orientate alla clientela.
Le vacanze d’autunno si avvicinano. Quali consigli daresti alla nostra clientela per prepararsi al meglio?
Bisogna sempre informarsi sul Paese in cui ci si reca, sulle usanze locali e sulle infrastrutture mediche. Ci sono Paesi in cui l’ospedale più vicino si trova a diverse ore di distanza. Prima di intraprendere un viaggio potrebbe quindi essere opportuno consultare il proprio medico di famiglia in merito al proprio stato di salute. Conviene assicurarsi di fare tutti i vaccini richiesti o eventuali richiami e controllare che la farmacia da viaggio non contenga medicamenti scaduti. È fondamentale sapere quali prestazioni sono coperte all’estero e quale assicurazione risponde in quale caso. Occorre inoltre informarsi sul numero di telefono da contattare in caso di emergenza (ad es. 112 o 911) e memorizzare i contatti di emergenza sul proprio cellulare. Chi ha l’abitudine di pagare con carta di credito, dovrebbe inoltre informarsi sul limite della propria carta o portare con sé contanti a sufficienza. Un’ospedalizzazione può rivelarsi molto costosa in certi Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti. E per finire, prima di partire bisogna sempre informarsi sulle condizioni di sicurezza del Paese e leggere i Consigli di viaggio del DFAE.
Una valida copertura anche all’estero
In caso di urgenze mediche all’estero, l’importo massimo coperto è il doppio dei costi che verrebbero rimborsati per le prestazioni dell’assicurazione di base in Svizzera. Determinate prestazioni non sono coperte o non lo sono in misura sufficiente (ad es. trasporti d’urgenza). Nelle strutture pubbliche dei Paesi dell’UE/AELS e del Regno Unito, le persone assicurate possono presentare la tessera europea di assicurazione malattia, che si trova sul retro della tessera d’assicurazione SWICA. Se la tessera viene accettata, le prestazioni vengono fatturate alle tariffe vigenti nel Paese in questione.
Il conteggio viene inviato direttamente all’assicuratore malattia. A seconda degli standard di assistenza, potrebbe essere preferibile farsi curare in un ospedale privato o in un reparto privato. SWICA consiglia alle persone assicurate di stipulare un’assicurazione complementare come COMPLETA TOP / COMPLETA FORTE o un’assicurazione viaggi come VACANZA se la loro meta di viaggio non è un Paese membro dell’UE/AELS o il Regno Unito. Ciò permette loro di scegliere il fornitore di prestazioni o di farsi rimpatriare in Svizzera in caso estremo.
Cosa bisogna fare per prima cosa in caso di emergenza medica?
Occorre innanzitutto chiamare il numero di emergenza locale affinché possano essere prestati i primi soccorsi. Dopodiché bisogna contattare santé24 al numero riportato sul retro della tessera d’assicurazione o mediante l’app mySWICA per favorire la coordinazione e l’assistenza in loco e chiarire eventuali dubbi in merito ad es. all’assistenza in loco o la garanzia di assunzione dei costi. Prima di partire occorre anche assicurarsi che il proprio cellulare funzioni correttamente nel Paese delle prossime vacanze o acquistare un pacchetto di dati per evitare i costi di roaming.
Qual è l’iter di presa a carico in loco e in Svizzera?
Per richiedere l’intervento dell’ambulanza bisogna chiamare il numero di emergenza locale. In alcuni Paesi, affinché vengano prestati i primi soccorsi è necessario versare un acconto. Con la telefonata a santé24 viene – se necessario – richiesto l’intervento di Medicall, che subentra a nome di SWICA e si occupa dei necessari accertamenti. Vige un cosiddetto «Gentlemen’s Agreement» tra i servizi di assistenza, secondo cui il servizio che viene contattato per primo gestisce il caso e gli altri assumono una funzione di supporto. Quindi, se una persona assicurata con SWICA e sostenitrice della Rega chiama prima la Rega, è quest’ultima a gestire gli accertamenti medici e l’eventuale rimpatrio (trasporto di ritorno).
Dopo che la persona assicurata ha contattato SWICA, viene coinvolto un partner locale che si occupa di ottenere informazioni mediche sul posto. Insieme a SWICA ci occupiamo della garanzia di assunzione dei costi e ci informiamo in merito all’assistenza medica sul posto della persona assicurata e se è necessario rimpatriarla. Dopodiché chiediamo ai nostri fornitori di prestazioni (ambulanza, aeroambulanza o volo di linea con accompagnamento medico) di sottoporci un’offerta. Se il rimpatrio viene effettuato con un volo di linea con accompagnamento medico, è necessario verificare le disposizioni di entrata nel territorio. Una volta trovato un volo adatto, occorre anche prenotare un albergo e un mezzo di trasporto in loco per il personale medico. La gestione di tutte queste formalità può richiedere diversi giorni.
Insieme per il bene delle persone assicurate
Fondata nel 1986, Medicall è la prima azienda in Svizzera ad aver istituito un servizio di assistenza medica e oggi è leader di mercato in questo settore. SWICA collabora con Medicall da oltre 30 anni. Ogni anno all’incirca 4 000 persone assicurate con SWICA sono prese a carico da Medicall.
Negli ultimi anni è cambiato il modo in cui le persone viaggiano e gestiscono i rischiassociati?
Si nota che le persone ultrasessantenni viaggiano tendenzialmente più di prima. Oggi le persone affette da patologie complesse hanno meno remore a viaggiare, certe di ricevere assistenza in un modo o nell’altro qualora fosse necessario. Generalmente notiamo che le persone che viaggiano sono molto esigenti nei confronti di assicurazioni e servizi di assistenza, evidenziando una parziale mancanza di responsabilità personale. Tali aspettative vanno però, in misura ragionevole, di pari passo con la responsabilità personale e la stipula di un’assicurazione complementare.
Da quali Paesi giungono più frequentemente le chiamate?
La maggior parte delle chiamate che riceviamo in estate arrivano da Paesi europei come Italia, Spagna, Francia, Germania e Austria. A livello intercontinentale si aggiungono Stati Uniti, Thailandia (soprattutto in inverno) e Turchia. Il maggior numero di rimpatri lo registriamo dall’Italia.
E tu, come ti prepari prima di partire per le vacanze? Hai qualche consiglio da darci?
Preferisco recarmi in luoghi dove riesco a farmi capire, porto con me i medicamenti più importanti per le emergenze e mi informo su dove si trova l’ospedale più vicino e se questo ha un reparto pediatrico, dato che ho un figlio di quattro anni. Un consiglio che posso dare è forse di avvalersi dei servizi delle farmacie in determinati Paesi. In Francia o negli Stati Uniti spesso basta ad esempio recarsi in una farmacia a meno che non si tratti di un’emergenza che metta in pericolo la vita.
SWICA Talks: «Un’emergenza all’estero»
Estate, sole, spiaggia e mare, e d’improvviso un’emergenza medica. E ora? Nel quarto episodio del podcast di SWICA, Marlen Krakowitzer, vice responsabile di settore della centrale operativa medica di Medicall e la dr. Nadine Nieuwkamp, responsabile servizio medico aeroambulanza e medico aeroambulanza presso la Rega, offrono uno sguardo sulla loro vita quotidiana.