Donare raddoppia il benessere!
Che riguardino le persone, gli animali o la natura, i progetti di donazione sono molto vari. Non importa se si sostengono progetti locali o un’organizzazione attiva a livello internazionale. Una cosa è certa: i donatori sono contenti delle donazioni quasi quanto i beneficiari stessi.
10.10.2024 | di Valentina Diaco
Nel 2023, circa l’80 per cento delle famiglie svizzere ha fatto una donazione, con un tasso di partecipazione di almeno il 75 per cento in tutte e tre le principali regioni linguistiche. È quanto emerge dalle cifre della «Relazione sulle donazioni in Svizzera» di Swissfundraising e della fondazione Zewo. L’impegno della popolazione svizzera va ben oltre le semplici donazioni in denaro. Questa è un’ottima cosa per vari motivi.
Tipi di donazioni
La forma più comune è quella delle donazioni in denaro, in cui sia i privati che le aziende donano fondi a organizzazioni di utilità pubblica. Successivamente, queste organizzazioni utilizzano il denaro per progetti che promuovono, ad esempio, la protezione dell’ambiente o la lotta contro la povertà. Anche le donazioni in natura rivestono un ruolo importante in Svizzera. Organizzazioni come la Caritas accettano regolarmente donazioni anche sotto forma di indumenti o di cibo, che vengono poi cedute alle persone bisognose o vendute per finanziare altri progetti. Un’altra area importante è quella delle donazioni mediche, ad esempio del sangue o di cellule staminali del sangue, che vengono coordinate da Trasfusione CRS e da altri suoi partner. Ciò che accomuna tutti questi tipi di donazioni è la possibilità di aiutare gli altri con un gesto altruistico.L’imbarazzo della scelta
Esistono numerosi enti che accettano donazioni in denaro. Tra i più noti figurano grandi organizzazioni attive anche all’estero, come la Croce Rossa Svizzera, Medici senza frontiere e il WWF. Per chi preferisce sostenere progetti locali le opzioni non mancano. Anche organizzazioni come Tavolino magico, che distribuisce alimenti alle persone bisognose, o Aiuto svizzero alla montagna, che sostiene le persone nelle regioni montane, dipendono dalle donazioni. Per avere la certezza che la donazione finisca in buone mani, bisogna fare attenzione a determinati certificati di qualità. Zewo offre un elenco di organizzazioni umanitarie affidabili.Fare del bene fa bene
Anche una piccola donazione può fare una grande differenza. Infatti, una donazione di cinque franchi può sembrare poca cosa in Svizzera, ma altrove, ad esempio in luoghi colpiti da una crisi umanitaria, ha un valore molto più alto. Un piccolo contributo può dare un aiuto significativo. I motivi per cui si dona sono vari quanto le persone che donano. Ad esempio, la volontà di donare può avere ragioni emotive. Molte persone hanno compassione per chi è stato colpito da una catastrofe.Un’altra motivazione è semplicemente il fatto che alcune persone amano donare e provano gratitudine nel farlo. Uno studio pubblicato sul «Journal of Positive Psychology» ha dimostrato che dopo aver fatto una donazione molte persone si sentono più felici e soddisfatte rispetto a prima. Questo perché donare attiva il sistema di ricompensa del cervello, con la produzione di ormoni della felicità come l’ossitocina e le endorfine.
Community coin BENEVITA
Fare del bene, a sé stessi e alle altre persone. L’area dell’app BENEVITA dedicata alle donazioni è stata sviluppata in linea con questo principio. Dalla fine di giugno 2023, le e gli utenti possono raccogliere community coin per ogni challenge completata con successo e donarle a vari progetti.Risparmiare sulle imposte grazie alle donazioni
Le donazioni possono essere detratte dalle imposte, il che costituisce un ulteriore incentivo a sostenere progetti di utilità pubblica. Per essere deducibile dalle imposte, la donazione deve andare a un’organizzazione riconosciuta. Di norma queste organizzazioni sono registrate presso il Cantone o la Confederazione e soddisfano determinati requisiti legali.Le donazioni possono essere dedotte fino a una certa percentuale del reddito netto, che nella maggior parte dei Cantoni è pari al 20 per cento. Alla dichiarazione d’imposta deve essere allegato un certificato di donazione rilasciato dall’organizzazione. È quindi opportuno conservare con cura le ricevute delle donazioni.
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