Training online di auto-aiuto in caso di problemi di sonno
«Trovo impressionante la creatività con cui è strutturato il training»
Monika Dreier ha sofferto di problemi di sonno per 40 anni. Non poteva più fare a meno di medicamenti per dormire. Ora le cose sono cambiate: grazie al training online di auto-aiuto di santé24, questa assicurata SWICA è ora soddisfatta della sua qualità del sonno e della vita, e tutto ciò senza sonniferi.
«Per 43 anni ho assunto medicamenti per dormire», racconta Monika Dreier. Ora ha chiuso con questo capitolo. Da quando ha concluso il training online di auto-aiuto di santé24 non ha più bisogno di sonniferi. «L’importante è non perdere mai la speranza», afferma la sessantanovenne.
Training online gratuito
Nel caso di Monika Dreier, i problemi di sonno sono cominciati quando aveva 25 anni, dopo la nascita del suo primo figlio. Allora il medico le aveva prescritto un forte sonnifero di cui non era mai più riuscita a fare a meno, malgrado nel corso degli anni avesse provato trattamenti con altri medicamenti e terapie con altri medici. Neanche ricorrendo a metodi naturali e alternativi era riuscita a smettere di prendere i medicamenti per un periodo prolungato.
Nell’estate 2022 ha letto su «attualità», la rivista per la clientela di SWICA, l’articolo sul training online di auto-aiuto in caso di problemi di sonno. Il corso viene offerto da santé24, il servizio di telemedicina di SWICA, ed è gratuito per le persone assicurate. «Visto che avevo già provato di tutto, non avevo niente da perdere. Quindi ho pensato ‹perché no?›», spiega Monika Dreier.
Stimolare il sonno riducendo le ore passate a letto
Dopo un primo colloquio con la coach, il primo compito consisteva nel tenere un diario del sonno, grazie al quale diventò subito lampante che, nel corso di una notte, si svegliava anche otto volte e delle 10 ore passate a letto ne trascorreva solo quattro dormendo davvero. Sulla base dei risultati venne consigliato a Monika Dreier di ridurre il tempo trascorso a letto: d’ora in avanti avrebbe dovuto andare a dormire a mezzanotte e alzarsi alle 5. Se in questo lasso di tempo fosse rimasta sveglia per più di 15 minuti, avrebbe dovuto alzarsi per un’ora e poi tornare a coricarsi. In ogni caso avrebbe dovuto uscire dal letto alle 5. L’obiettivo era ottenere poche ore di sonno, ma consecutive e di buona qualità.
La riduzione del tempo passato a letto è stata la misura più difficile e al contempo quella più efficace. Monika Dreier
Una sfida difficile dalla massima efficacia
Monika Dreier ricorda con sentimenti contrastanti quelle prime notti particolarmente lunghe in inverno, in cui doveva ridurre il tempo trascorso a letto. «È stata la misura più difficile e allo stesso tempo quella più efficace. Non sapevo come passare il tempo. Preparavo dolci, praticavo yoga e facevo pulizie. Il mio appartamento non è mai stato così pulito», racconta con una punta di ironia. «Ho anche studiato un libro sulle stelle e poi sono andata a camminare e a osservare le stelle di notte.» Eppure è valsa la pena tenere duro. Per la prima volta riusciva a dormire per tre ore di fila senza medicamenti e al mattino si svegliava fresca e riposata. La stanchezza arrivava però durante il giorno: «Al mattino o al pomeriggio le poche ore di sonno si facevano sentire. Ma il training online fornisce molti suggerimenti ed esercizi utili per gestire questi momenti. Trovo impressionante la creatività con cui è strutturato il training.» Così Monika Dreier ha cominciato a dormire sempre meglio e ha potuto allungare un po’ per volta il tempo trascorso a letto. Nel frattempo sa che di solito le bastano 5,5 ore di sonno, un’importante presa di coscienza per non ritrovarsi più sveglia a letto la notte cercando disperatamente di addormentarsi.
Bisogna esercitarsi a «mettere da parte» i pensieri
Monika Dreier non ha più bisogno di medicamenti. Ammette però che ci sono ancora momenti in cui le piacerebbe trovare rapidamente il sonno, così come avveniva quando prendeva i sonniferi. Questi momenti si verificano particolarmente di frequente quando ha qualcosa che la preoccupa e si ritrova a letto con la mente piena di pensieri. In questi casi ricorre a uno degli esercizi del training: annota tutto ciò che ha in mente, magari va a fare una passeggiata e poi sgombra la mente dai pensieri. «Bisogna esercitarsi a ‹mettere da parte› i pensieri. Credo però di essere sulla buona strada», spiega. Affinché anche gli altri esercizi e le lezioni del training rimangano presenti e utili nella vita di tutti i giorni, Monika Dreier ha ripetuto nuovamente il programma nell’estate del 2023. È un vantaggio il fatto di poter svolgere il training in qualsiasi momento e al proprio ritmo. Allo stesso tempo, ritiene importante sottolineare che la formazione è molto personale, nonostante la componente online: «Dalla mia coach ho ricevuto sempre risposte empatiche e un sostegno professionale.»
Training online di auto-aiuto in caso di problemi psichici
santé24 offre alle persone assicurate con SWICA vari training online di auto-aiuto scientificamente testati per diversi problemi mentali. Chi partecipa segue autonomamente le lezioni, senza vincoli di orario e di luogo, e riceve un feedback scritto dal proprio coach personale.