Antibiotico-resistenza: 18 centri per la salute si impegnano nel progetto pilota
L’istituto per la medicina di famiglia di Berna (BIHAM) ha messo a punto materiale di supporto per l’informazione e la comunicazione per l’impiego di antibiotici negli studi medici di famiglia. Infatti, è stato dimostrato che informazioni facilmente comprensibili e il coinvolgimento dei pazienti nel trattamento portano a una diminuzione delle prescrizioni di antibiotici e quindi a un minor numero di resistenze. Attualmente l’utilità del materiale di supporto viene testata in 18 centri medici Medbase. SWICA sostiene questa ricerca.
Secondo uno studio del 2017 condotto in tutta la Svizzera, in molti casi vengono prescritti antibiotici malgrado le linee guida mediche lo sconsiglino. L’80 per cento di tutti gli antibiotici viene prescritto per cinque malattie infettive: otite media acuta, infezioni delle vie urinarie, mal di gola (tonsillofaringite), sinusite (rinosinusite e sinusite) e tosse infettiva acuta. Queste malattie vengono in parte però scatenate anche da virus oppure non necessitano di una terapia antibiotica malgrado la loro origine batterica. I motivi per cui spesso si ricorre comunque agli antibiotici sono molteplici.
«Possiamo immaginare che i medici di famiglia pensino che i loro pazienti si aspettino da loro che prescrivano antibiotici. Forse sopravvalutano anche i rischi di complicazioni delle malattie o l’efficacia degli antibiotici nel prevenire decorsi gravi. Al contempo sottovalutano le conseguenze dell’assunzione di antibiotici come gli effetti indesiderati legati ai farmaci o il rischio di un aumento delle resistenze», spiega il dr. med. Adrian Rohrbasser dell’istituto di medicina di famiglia di Berna (BIHAM).
Materiale di supporto nella pratica
Il team di ricerca del BIHAM, sotto la direzione del dr. med. Rohrbasser, si è dedicato a questo tema: «Abbiamo le prove che le prescrizioni non necessarie di antibiotici diminuiscono se il personale medico viene formato sullo stato attuale della ricerca. Un altro aspetto importante è il coinvolgimento dei pazienti nella decisione terapeutica», spiega il dr. med. Rohrbasser. Per questo il team di ricerca, con il sostegno dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Società Svizzera di Medicina Interna Generale (SSMIG), ha preparato supporti decisionali da usare negli studi medici, al fine di facilitare il processo decisionale congiunto tra medico e paziente a favore o contro l’impiego di antibiotici.
Il materiale comprende schede informative che riassumono in modo semplice i fatti medici. I vantaggi e gli svantaggi di una terapia con o senza antibiotici sono spiegati tramite grafici facilmente comprensibili. Inoltre, i medici di famiglia ricevono linee guida per la comunicazione con i pazienti e il loro coinvolgimento, basate sul principio dello «Shared Decision Making». L’idoneità pratica e quotidiana di questo materiale di supporto è attualmente in fase di sperimentazione nell’ambito di un progetto pilota che coinvolge 18 centri medici Medbase. Il progetto pilota è accompagnato dalla Ricerca sui servizi sanitari di SWICA. Il team esamina i dati anonimi di fatturazione per capire se e come il numero di antibiotici prescritti diminuisce.
Maggiori informazioni sono disponibili qui.
18.11.2024
Iniezioni dimagranti: 1,5 milioni di franchi in sei mesi
Da quest’anno il Wegovy, farmaco iniettabile per perdere peso, viene rimborsato dall’assicurazione di base, con una conseguente impennata dei costi. Negli ultimi cinque anni, le prestazioni assunte da SWICA per i medicamenti antidiabetici e dimagranti da iniettare sono complessivamente decuplicate.
Da marzo 2024 il Wegovy, medicamento iniettabile per perdere peso, è incluso nell’elenco delle specialità della Confederazione e viene rimborsato dall’assicurazione di base, se sono soddisfatte determinate condizioni. Queste ultime includono la prescrizione da parte di una o uno specialista in endocrinologia, una dieta ipocalorica e una maggiore attività fisica documentata. Nel primo semestre 2024 SWICA ha concesso rimborsi per un totale di circa 1,5 milioni di franchi per l’iniezione dimagrante.
Inoltre, l’assicurazione di base copre anche i medicamenti Saxenda, Ozempic e Rybelsus, gli ultimi due tuttavia solo in presenza di diabete di tipo 2. Tutti e quattro i farmaci aiutano a perdere peso. Nei primi sei mesi del 2024 SWICA ha versato quasi sei milioni di franchi per questi medicamenti. A titolo di confronto, cinque anni fa i costi ammontavano a meno di un decimo: nel primo semestre del 2019 sono stati di 0,5 milioni di franchi.
09.10.2024
Menopausa: quasi il 60 per cento delle donne soffre di disturbi del sonno
La menopausa comporta molti problemi di salute, tra cui spesso anche disturbi del sonno. Questi ultimi, oltre a essere fastidiosi, possono a loro volta provocare altri problemi di salute. Una terapia ormonale sostitutiva potrebbe aiutare. SWICA collabora con il centro per la menopausa dell’Inselspital di Berna, dove si studia la relazione tra la terapia ormonale e il sonno durante la menopausa.
«Quasi il 60 per cento delle donne in menopausa soffre di disturbi del sonno», dice Petra Stute, responsabile del centro per la menopausa dell’Inselspital di Berna. Le cause sarebbero spesso vampate di calore, sudorazione e fattori psichici come stress, ansia o sbalzi di umore.
Secondo gli studi, una terapia ormonale sostitutiva può aiutare. È importante, perché i disturbi del sonno possono avere ripercussioni notevoli sulla salute. Alcuni esempi sono disturbi cognitivi, sbalzi di umore, un sistema immunitario indebolito e un maggior rischio di soffrire di malattie del sistema circolatorio, di diabete e di incorrere in infortuni. «Molte donne spesso non riconducono i loro sintomi alla menopausa. Per questo l’informazione in merito alla menopausa è particolarmente importante, affinché le donne colpite ricevano tempestivamente una diagnosi e un trattamento», spiega Stute.
SWICA collabora con il centro per la menopausa per valutare e migliorare l’assistenza medica delle donne in menopausa. Infatti, in linea di principio i disturbi del sonno ormonali possono essere trattati altrettanto bene che molti altri disturbi della menopausa. Attualmente, Petra Stute e il suo team stanno lavorando a uno studio che esamina la relazione tra la terapia ormonale e il sonno. In futuro i risultati saranno integrati nei modelli di assistenza per le donne in menopausa.
Trovate maggiori informazioni sul tema della menopausa anche nella rivista per la clientela SWICA attualità, nell’articolo «Affrontare la menopausa in piena autonomia».
05.09.2024
Migliorare la diagnosi e il trattamento dei problemi renali
Le malattie renali croniche causano numerosi problemi di salute e comportano costi elevati per il sistema sanitario. Nelle fasi iniziali non danno alcun disturbo, per questo spesso non vengono diagnosticate per molto tempo. Solo il 18,1 per cento delle persone colpite si sottopone a un test importante in questo contesto. SWICA si impegna per la diagnosi precoce dei problemi renali.
Secondo le stime, in Svizzera il dieci per cento della popolazione adulta soffre di una malattia renale cronica. L’insufficienza renale si manifesta molto lentamente e per molto tempo può causare solo pochi sintomi o disturbi non specifici. Spesso viene diagnosticata molto in ritardo, perdendo tempo prezioso che sarebbe importante per avviare misure terapeutiche finalizzate a mantenere la funzione renale.
La salute dei reni è un presupposto importante per una vita lunga e sana. Una loro ipofunzione influisce negativamente su varie altre aree, come il sistema cardiovascolare, la salute delle ossa e le funzioni cerebrali. Allo stesso tempo, una terapia sostitutiva renale, come la dialisi (lavaggio del sangue), rappresenta uno stress enorme per le persone colpite. Per questo motivo, la diagnosi precoce e un trattamento ottimale sono essenziali: migliorano la qualità della vita e riducono nettamente i costi.
Lo «Swiss Longevity Council», un gruppo di lavoro interdisciplinare del World Demographic & Ageing Forum, ha avviato uno studio per capire come ottimizzare la salute dei reni in Svizzera. A breve formulerà raccomandazioni in proposito rivolte al personale medico. Tra le altre cose, si parla di misurare con maggiore frequenza il rapporto albumina/creatinina nelle urine. Questo test può essere eseguito in modo relativamente semplice ed economico ed è importante per diagnosticare una malattia renale e iniziare rapidamente la terapia ottimale. Infatti, secondo uno studio dell’Università di Zurigo, attualmente il rapporto albumina/creatinina urinaria viene misurato solo nel 18,1 per cento delle persone con una salute renale compromessa.
Insieme a diversi studi medici partner, SWICA si impegna per la salute renale delle e dei pazienti nell’ambito di vari programmi di disease management. Dal momento che il diabete è una delle cause più frequenti di insufficienza renale cronica, il programma di disease management per il diabete, ad esempio, attribuisce particolare importanza alla diagnosi precoce dei problemi renali. Tuttavia, nell’ambito di ulteriori collaborazioni, la salute renale dovrebbe essere considerata con maggiore attenzione anche per altri gruppi di pazienti ad alto rischio di danno renale.
07.08.2024
Personale sanitario: il 13 per cento non vede alcun futuro nella professione
Un gran numero di professioniste e professionisti della salute non riesce ad immaginare di rimanere nel settore sanitario, se le condizioni di lavoro non cambiano. È quanto rivela l’ultimo studio Scohpica. La telemedicina può contribuire ad alleviare la gravosa situazione in cui versano gli studi medici e i servizi di pronto soccorso.
Secondo lo studio Scohpica (Coorte svizzera di professionisti/e della salute e familiari curanti), il 13 per cento del personale sanitario intervistato dichiara di non riuscire, tendenzialmente o affatto, a immaginare di continuare a esercitare la propria professione, se le condizioni o l’ambiente di lavoro rimangono invariati nei prossimi mesi. È quanto emerge dal sondaggio condotto tra 1707 professioniste e professionisti nel 2022.
Scohpica analizza la carriera del personale sanitario specializzato e indaga i motivi che portano all’abbandono della professione. Isabelle Peytremann Bridevaux, professoressa e medico capo presso unisanté a Losanna e responsabile dello studio, ha presentato i primi risultati in occasione dei seminari di allianz q svoltisi a giugno 2024. Il suo lavoro le è valso quest’anno il premio per l’innovazione conferito da allianz q. Le professioniste e i professionisti della salute nonché i familiari curanti possono continuare a partecipare al sondaggio sondaggio Scohpica.
La carenza di personale specializzato pone grandi sfide al settore sanitario. Di conseguenza è importante impiegare in modo ottimale le risorse di personale in base alle competenze individuali. La telemedicina può essere utile a tal fine: un triage efficiente consente di assicurare alle e ai pazienti le cure specifiche di cui hanno bisogno. Al contempo gli studi medici, gli ambulatori e i servizi di pronto soccorso vengono sgravati da una serie di compiti e possono concentrarsi sui casi medici che richiedono una visita di persona. Ciò si traduce in un alleggerimento della difficile situazione in cui versano le cliniche.
Allo stesso tempo, la telemedicina offre condizioni lavorative diverse: Silke Schmitt Oggier, responsabile medico di santé24, illustra i vantaggi di santé24 come datore di lavoro: «Accogliendo le specialiste e gli specialisti che abbandonano la professione, facciamo in modo che almeno rimangano nel settore sanitario. Da noi hanno ancora contatti con le e i pazienti e possono mettere a frutto le loro conoscenze ed esperienze. Nella maggior parte dei casi riescono a conciliare meglio vita privata e vita professionale. Inoltre il lavoro è molto meno faticoso sul piano fisico». Talvolta santé24 rappresenta anche una tappa intermedia, al termine della quale la collaboratrice o il collaboratore torna alla medicina in presenza, aggiunge la pediatra di formazione.
05.07.2024
Aumento del 36 per cento degli esami di pediatria dello sviluppo
Ritardi dello sviluppo, AD(H)D, disturbi dello spettro autistico: negli studi medici che trattano bambini e adolescenti sono in aumento gli accertamenti di pediatria dello sviluppo a carico dell’assicurazione di base. Gli esperti medici riportano un sovraccarico delle offerte di assistenza. All’ospedale universitario pediatrico di Zurigo si effettuano ricerche sulle cause e si studiano migliori possibilità di trattamento.
Nel 2023 una persona su sette in età pediatrica o giovanile è stata almeno una volta dal medico per un accertamento di pediatria dello sviluppo. Si tratta ad esempio di accertamenti per sospetto di AD(H)D, disturbi dello spettro autistico, ma anche di esami che riguardano ritardi dello sviluppo o disturbi dello sviluppo motorio, del linguaggio o dello sviluppo cognitivo. SWICA registra un netto aumento di questi accertamenti negli ultimi cinque anni. Dal 2018 il numero degli accertamenti di pediatria dello sviluppo fatturati tramite l’assicurazione di base è aumentato del 36 per cento. Per fare un confronto, nello stesso lasso di tempo il numero di consultazioni generali di persone fino a 18 anni è aumentato solo del 2,5 per cento.
L’aumento corrisponde a quanto osservato dagli specialisti del settore. Il PD Dr. Michael von Rhein, pediatra dello sviluppo e responsabile della ricerca sui servizi sanitari pediatrici all’ospedale universitario pediatrico di Zurigo, conferma il netto aumento delle richieste di accertamenti nell’ambito della pediatria dello sviluppo registrato negli ultimi anni: «Gli esami vengono richiesti di solito dagli studi pediatrici quando durante visite preventive vengono constatate anomalie nello sviluppo. A volte le richieste di accertamenti provengono anche dall’ambiente familiare o scolastico quando si presentano problemi comportamentali o dello sviluppo. In questi casi per i genitori sorgono domande sulle cause o sulle possibilità di trattamento o di sostegno.»
Secondo von Rhein, molti accertamenti avvengono sempre più spesso direttamente negli studi pediatrici specializzati. Per questo negli ultimi anni nel Canton Zurigo le offerte in questo ambito sono aumentate, ma faticano a tenere il passo con la crescente domanda. All’ospedale pediatrico di Zurigo si cercano perciò soluzioni per ottimizzare l’assistenza o renderla più efficiente. Inoltre, si effettuano ricerche sulle cause dell’aumento del fabbisogno. Per von Rhein è però evidente che si tratta di un bisogno reale: «Secondo la mia valutazione clinica, posso affermare chiaramente che l’offerta è seguita al bisogno, e non viceversa. Dieci anni fa in alcune aree c’era sicuramente una carenza.»
17.06.2024
Diabete: il trattamento strutturato costa 1999 franchi in meno
Le persone affette da diabete beneficiano di un trattamento strutturato che non solo presenta una qualità migliore, ma garantisce anche un risparmio medio di circa 2000 franchi all’anno. È quanto emerge dal terzo studio di follow-up sul programma di Disease Management avviato da SWICA e Medbase.
Da alcuni anni Medbase e altri studi partner di SWICA offrono un programma di Disease Management (DMP) per il diabete. L’Istituto di economia sanitaria di Winterthur (WIG) dell’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) accompagna il programma di Medbase sotto il profilo scientifico ormai da cinque anni e ne valuta gli effetti sulle pazienti e sui pazienti, sul personale medico e sul sistema sanitario. Già i rapporti precedenti avevano evidenziato l’impatto positivo del DMP sulla qualità dell’assistenza.
L’ultima valutazione dei dati relativa al 2022 (in tedesco e in inglese) conferma questa tendenza. Dalla prima misurazione nel 2018, le persone inserite in un DMP hanno ricevuto regolarmente un trattamento di qualità migliore rispetto al gruppo di controllo. La qualità viene misurata in base alla cosiddetta aderenza alle linee guida, ovvero stabilendo se e come vengono soddisfatti i quattro criteri seguenti:
- Controllo della glicemia media due volte all’anno con una misurazione del tasso di HbA1c oppure monitoraggio continuo del glucosio per mezzo di un sensore.
- Controllo annuale dei livelli di grassi nel sangue.
- Controllo annuale per escludere eventuali malattie renali oppure terapia con ACE-inibitori.
- Visita oculistica ogni due anni.
Come evidenziano gli ultimi dati, un trattamento strutturato non solo è migliore, ma anche più economico. Nel 2022, l’aumento dei costi sanitari tra le pazienti e i pazienti inseriti in un DMP è risultato decisamente più basso rispetto a quello del gruppo di controllo. Più precisamente, in media, 1999 franchi in meno a persona.
Incoraggiati da questi risultati positivi, oltre ai sette studi medici pilota, già altri nove studi propongono un DMP per il diabete. Il numero di partecipanti, nel frattempo, è salito da circa 700 a oltre 1000. Si può presumere che si tratti del collettivo di pazienti con diabete più ampio della Svizzera a essere seguito e valutato per un periodo di tempo così lungo.
Sulla base dei risultati delle misurazioni si organizzano inoltre workshop regolari per supportare gli studi medici nella registrazione dei dati e nell’attuazione delle misure. Poiché le cure integrate nell’ambito dei DMP prevedono la collaborazione tra diverse figure professionali come ad esempio medici (specialisti), assistenti di studio medico, fisioterapisti e coach di lifestyle, nei workshop è attribuita grande importanza anche all’interprofessionalità.
Maggiori informazioni sul programma di Disease Management per il diabete.
03.05.2024
Training online per disturbi psichici: a seguirlo anche una persona di 89 anni
santé24 offre training online di auto-aiuto in caso di disturbi psichici incentrati su sette diverse tematiche. Una valutazione interna mostra che per parteciparvi con successo l’età non conta: nel caso specifico, tra i 18 e gli 89 anni.
Non solo i nativi digitali possono trarre beneficio da un training online di auto-aiuto in caso di disturbi psichici. La valutazione anonima di santé24 mostra che la persona più anziana iscritta aveva 89 anni, mentre la più giovane 18. L’età mediana era di 41 anni (ossia, la metà dei partecipanti aveva più di 41 anni, la restante metà meno). Birgit Schmid, psicologa presso santé24, afferma a proposito dei numeri: «L’età non è un fattore determinante per il superamento del training online di auto-aiuto.»
I disturbi psichici sono molto diffusi tra la popolazione. Si tratta del gruppo di malattie che genera i maggiori costi per il settore sanitario svizzero, come emerge da uno studio pubblicato di recente da SWICA e dall’Università di scienze applicate di Zurigo.
Chi soffre di sintomi psichici medio-lievi ha buone possibilità, seguendo il training online di auto-aiuto, di alleviarli e migliorare la propria salute mentale. È possibile anche eventualmente riempire così il tempo di attesa fino all’inizio di una psicoterapia ambulatoriale. santé24 offre training su sette diverse tematiche. Sono scientificamente testati e consentono a chi partecipa di seguire le varie lezioni in autonomia, senza vincoli di orario e di luogo, ricevendo feedback regolari dal proprio coach personale.
03.04.2024
I costi di infortunio sono il 60 per cento più elevati per le donne oltre i 65 anni che per gli uomini
Con l’avanzare dell’età, le donne generano più costi di infortunio rispetto agli uomini. Da un lato perché le donne raggiungono un’età più elevata, dall’altro perché subiscono più spesso cadute con conseguenze gravi. Pertanto, la prevenzione delle cadute è particolarmente importante nella terza età. SWICA propone numerose offerte in questo ambito.
In Svizzera, gli infortuni sono responsabili dell’8,4 per cento dei costi sanitari, occupando quindi il quarto posto come categoria di costo. Solo i disturbi psichici, le malattie dell’apparato locomotore e le patologie neurologiche causano costi più elevati. Lo indica uno studio dettagliato sui costi sanitari in Svizzera effettuato da SWICA e dall’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW).
Una recente analisi della Ricerca sui servizi sanitari di SWICA sui costi di infortunio fornisce dati più approfonditi: le donne di età superiore ai 65 anni sono particolarmente colpite, infatti per loro nel 2017 i costi di infortunio erano pari a 29 franchi al mese, ovvero il 60 per cento in più rispetto agli uomini della stessa età, i cui costi erano di 18 franchi al mese. La situazione è diversa al di sotto dei 65 anni: secondo lo studio, in questa fascia di età i costi di infortunio sono più elevati per gli uomini. Questa differenza si può spiegare, tra l’altro, con il fatto che le donne hanno un’aspettativa di vita più elevata e quindi le donne in età avanzata sono più numerose. Inoltre, soffrono più spesso di osteoporosi e, in caso di caduta in età avanzata, incorrono più facilmente in una frattura e in una degenza ospedaliera.
Tramite le misure di prevenzione è possibile evitare le cadute, in modo che le persone anziane possano mantenere la loro autonomia e qualità di vita. SWICA si impegna per la Prevenzione delle cadute e propone numerose offerte in questo ambito. santé24 offre alle persone interessate una valutazione del rischio come pure consulenze sul movimento e sull’alimentazione su questo tema.
08.03.2024
Ogni anno 20 000 degenze ospedaliere a causa di medicamenti errati
Gli errori di medicazione sono frequenti, anche in Svizzera. Nell'ambito del progetto Trio+, l'Ospedale cantonale di Winterthur, Medbase e SWICA si impegnano per una maggiore sicurezza relativa ai medicamenti prescritti ai pazienti.
Effetti collaterali indesiderati, interazioni o farmaci errati: gli errori di medicazione sono frequenti. Secondo la Fondazione Organizzazione Svizzera dei Pazienti sono oltre 20 000 in un anno le degenze ospedaliere dovute a problemi causati da medicamenti. In ospedale una persona su dieci subisce danni dovuti a errori di medicazione o effetti indesiderati.
I momenti dei ricoveri in ospedale e delle dimissioni comportano un rischio particolare per quanto riguarda gli errori di medicazione. Nell'ambito del progetto Trio+, l'Ospedale cantonale di Winterthur, Medbase e SWICA si impegnano per una maggiore sicurezza relativa ai medicamenti prescritti ai pazienti. Dal 2022 i tre partner agiscono congiuntamente per promuovere le cure integrate nella regione. La cooperazione si presta in modo ideale per creare più sicurezza nella consegna e nella somministrazione di farmaci. Questo perché proprio al momento di entrare in ospedale, o di uscirne, rispettivamente nel passaggio dalle cure stazionarie e quelle ambulatoriali e viceversa, si perdono sovente informazioni. Motivo per il quale i partner lavorano al fine di migliorare la documentazione e la comunicazione lungo tutto l'iter terapeutico.
07.02.2024
Ogni anno 20 000 degenze ospedaliere a causa di medicamenti errati
Al programma di accompagnamento in telemedicina per Long Covid o Post Covid di santé24 hanno già partecipato 125 persone. Dal sondaggio di SWICA emerge che nella maggior parte dei casi l’iniziativa è estremamente utile.
A settembre 2021 santé24 ha lanciato un programma di accompagnamento in telemedicina per i casi di Long Covid o Post Covid raggiungendo un totale di 125 persone, alcune delle quali ancora in trattamento. Il team di ricerca sui servizi sanitari di SWICA ha analizzato i questionari compilati da 57 persone, per tre quarti donne, con un’età media di 41 anni.
È emerso che al termine del programma:
- il 73 per cento di chi aveva problemi di deambulazione segnala un miglioramento della mobilità;
- l’80 per cento ha meno problemi nel gestire le attività della vita quotidiana;
- l’83 per cento avverte meno dolore e sensazioni di malessere;
- l’ansia o la depressione sono diminuite nell’82 per cento delle persone colpite;
- il 57 per cento ritiene che il proprio stato di salute sia migliorato rispetto a prima dell’inizio del programma.
Dal test positivo per il Covid c’è stata in media un’attesa di nove mesi (cioè circa cinque-sei mesi dalla diagnosi di Long Covid o Post Covid) prima di iscriversi al programma. In media, l’accompagnamento è durato sette mesi.
03.01.2024
Diversi medicamenti per un lungo periodo di tempo: il fenomeno della polifarmacia continua ad aumentare
Sempre più persone anziane vengono trattate con diversi medicamenti per un periodo di tempo prolungato, in quanto affette da più malattie, spesso croniche. Gli effetti della polifarmacia sono scarsamente studiati.
La probabilità di sviluppare una malattia cronica aumenta con l’avanzare dell’età. Inoltre, molte persone anziane sono multimorbide, ovvero sono affette da diverse patologie. Se ognuna di queste malattie viene trattata secondo le linee guida mediche, a queste persone sarà prescritto un mix di diversi medicamenti per un lungo periodo. Si parla in questo caso di polifarmacia.
Il problema è che gli studi sugli effetti di trattamenti di lunga durata con diversi medicamenti sono pressoché inesistenti. Spesso le persone anziane multimorbide vengono addirittura escluse esplicitamente dagli studi su medicamenti specifici. Nonostante ci sia sempre maggiore consapevolezza dei rischi della polifarmacia, il fenomeno è in continuo aumento: nel 2018 riguardava complessivamente il 25 per cento delle persone assicurate con SWICA tra i 65 e 79 anni, nel 2022 la percentuale arrivava già al 28 per cento. Tra gli ultraottantenni, nel 2022 il fenomeno della polifarmacia interessava già il 49 per cento delle persone. Si tratta di un aumento del 6 per cento rispetto al 2018.
SWICA offre sostegno in caso di domande su terapie farmacologiche. Le persone assicurate possono usufruire della consulenza gratuita sui medicamenti di santé24.
06.12.2023
Maladies psychiques: plus de traitements, principalement chez les jeunes adultes
Chez SWICA, les dépenses pour les maladies psychiques ont augmenté de 19 % depuis 2018. Fait inhabituel pour notre système de santé: les jeunes adultes perçoivent bien plus de prestations que les personnes plus âgées.
Sempre più persone sono in cura per sintomi psichici. Nel 2022, SWICA ha pagato dall’assicurazione di base 173 franchi a persona per prestazioni psichiatriche e psicoterapeutiche, mentre nel 2018 l’importo delle prestazioni pagate ammontava a 146 franchi, ovvero il 19 per cento in meno. Dall’analisi secondo i gruppi di età risulta un quadro atipico nel settore sanitario: i costi annui per persona sono più elevati per i giovani adulti tra 21 e 25 anni. Inoltre, in questa fascia d’età i costi sono saliti notevolmente, arrivando a un aumento del 55 per cento. Per gli over 70, invece, le spese medie sono rimaste costanti a un livello basso.
SWICA si impegna ampiamente nell’ambito della salute psichica. Ad esempio santé24, il servizio di telemedicina di SWICA, offre una consulenza psicologico-psichiatrica e formazioni online di auto-aiuto in caso di vari sintomi. WorkMed, una joint venture di SWICA e Psychiatrie Baselland, si occupa di problemi psichici sul posto di lavoro.
08.11.2023
Una spesa di 323 milioni di franchi per medicamenti particolarmente costosi
Per essere trattate, alcune malattie richiedono medicamenti particolarmente costosi. In questa categoria, dal 2017 al 2022 i costi di SWICA sono saliti di circa il 42 per cento.
Negli ultimi anni il numero di terapie particolarmente costose è aumentato notevolmente, e lo stesso vale per la spesa per medicamenti. Nel 2017, per circa l’1,1 per cento delle persone con un’assicurazione di base SWICA sono stati spesi più di 10 000 franchi all’anno per medicamenti. Nel 2022, questa percentuale di persone assicurate è salita all’1,5 per cento. I costi sono passati da 209 a 323 milioni di franchi, con un incremento del 54 per cento.
323 milioni di franchi corrispondono a circa il 42 per cento di tutti i costi per medicamenti per le persone con un’assicurazione di base SWICA.
09.10.2023
12,8 per cento: questo è l’aumento dei costi sanitari da SWICA dal 2018 al 2022
Negli ultimi quattro anni le spese legate all’assicurazione di base di SWICA sono aumentate notevolmente, in particolare per quanto riguarda i medicamenti.
I costi nel settore sanitario aumentano regolarmente,un fattore di particolare rilevanza per il calcolo dei premi.L’analisi dei dati 2018-2022 mostra un aumento del 12,8 per cento per chi aveva un’assicurazione di base con SWICA.In altri termini, rispetto al 2018 nel 2022 SWICA ha speso 32.50 franchi al mese in più per ogni persona assicurata.
I medicamenti sono l’elemento che più incide sull’aumento dei costi, tanto checon 4,3 punti percentuali rappresentano quasi un terzo del totale.Al mese per persona assicurata SWICA ha speso circa 10.90 franchi in più in medicamenti.Il secondo fattore determinante sono stati i trattamenti medici nel settore ambulatoriale, seguiti dai trattamenti ospedalieri ambulatoriali e da quelli psichiatrici ambulatoriali.
Il grafico a destra mostra l’aumento totale dei costi e la ripartizione tra gli otto principali fattori di costo dal 2018 al 2022 per persona con un’assicurazione di base SWICA.
06.09.2023
Aumento del 13 per cento per i costi delle terapie oncologiche
Negli ultimi anni i prezzi dei nuovi medicamenti delle case farmaceutiche sono aumentati notevolmente, anche a causa delle nuove terapie. I prezzi elevati rappresentano una sfida importante per i sistemi di assicurazione malattia sociale in tutto il mondo.
«Zolgensma», un preparato utilizzato per il trattamento di pazienti affetti di atrofia muscolare spinale, è il farmaco più costoso mai coperto dalle assicurazioni malattia svizzere: costa 2,1 milioni di franchi svizzeri per dose. L’aumento dei prezzi dei farmaci è un tema ricorrente, come riportato di recente (articoli disponibili solo in tedesco) ad esempio dal think tank Avenir Suisse («Ein Medikament für drei Millionen Franken?») e dal quotidiano Tages-Anzeiger («Neue Medikamente sind oft nicht wirksam – dafür teurer»). Le terapie a lungo termine con costi annui superiori a 200 000 franchi svizzeri sono sempre più frequenti e, nel caso dei trattamenti antitumorali, non sono rari i casi in cui i costi dei farmaci superano 50 000 franchi per fase di trattamento. Questi costi coprono solo una parte di tutta la terapia.
L’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) di SWICA evidenzia lo stesso andamento. Ad esempio, la spesa per i farmaci acquistati in farmacia è cresciuta dell’8,8 % dal 2021 al 2022, mentre la spesa totale nell’AOMS è aumentata del 4,3 %. (Rapporto di gestione SWICA 2022, pagina 74). Una valutazione per gruppi di principi attivi mostra un elevato aumento dei costi, soprattutto per i farmaci antineoplastici (+ 11 milioni di franchi / + 13 %), gli immunosoppressori (+ 8 milioni di franchi / + 7 %) e gli antidiabetici (+ 5 milioni di franchi / + 17 %). L’aumento è dovuto ai nuovi farmaci che sono stati aggiunti all’elenco delle specialità dopo il 1° gennaio 2018 o che sono stati conteggiati come «casi eccezionali» in base all’articolo 71a-d dell’OAMal.
09.08.2023
23 311 tonnellate di CO2
In Svizzera, le ospedalizzazioni evitabili causano mediamente 23 311 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, una quantità che corrisponde all’incirca a quella di 11 655 voli di andata e ritorno in classe Economy tra Zurigo e New York.
Uno studio condotto da SWICA in collaborazione con la Fondazione myclimate ha verificato la quantità di CO2 che viene emessa in media ogni anno in Svizzera a causa delle cosiddette ospedalizzazioni evitabili. Secondo un’analisi dell’OCSE del 2017, il 20 per cento delle prestazioni sanitarie nei Paesi sviluppati sono inefficaci o rappresentano uno spreco. Un esempio in tal senso sono le degenze ospedaliere di pazienti con patologie croniche che potrebbero essere evitate ottimizzando l’assistenza nell’ambito delle cure mediche di base ambulatoriali.
Nello studio è stato combinato il numero di ricoveri ospedalieri in Svizzera dovuto ad angina pectoris, insufficienza cardiaca, malattia polmonare cronica ostruttiva, ipertensione arteriosa o complicazioni del diabete mellito, con le precedenti analisi del consumo di CO2 negli ospedali svizzeri. In questo modo è stata calcolata la quantità di emissioni di CO2 causata annualmente dai ricoveri ospedalieri evitabili.
Le ospedalizzazioni evitabili hanno quindi un notevole impatto non soltanto sui pazienti e sui costi, ma anche sull’ambiente. Sebbene i ricoveri in ospedale rappresentino solo una piccola parte degli sprechi nel settore sanitario, l’analisi mostra tuttavia che un’ottimizzazione delle cure mediche di base, una maggiore prevenzione, un’intensificazione della collaborazione tra i fornitori di cure e un rafforzamento delle competenze dei pazienti e delle pazienti nella direzione delle cure integrate, non soltanto portano a migliori risultati terapeutici, ma anche a un notevole risparmio di CO2.
07.07.2023
Il 78 per cento delle persone che soffrono di una malattia cronica sceglie modelli alternativi d’assicurazione
I modelli alternativi d’assicurazione come quelli classici del medico di famiglia, quelli con i centri della salute oppure con la telemedicina sono soluzioni di assicurazione di base molto apprezzate in Svizzera. Poiché i premi di questi modelli assicurativi sono più economici, si tende a pensare che vengano scelti a fini di risparmio prevalentemente da persone giovani e in salute. Oggi ciò può essere smentito.
Nel 2022 già il 78 per centodella clientela SWICA affetta da una malattia cronica ha scelto tali modelli. E con una buona ragione: SWICA e i suoi partner di cura ampliano costantemente le offerte di assistenza e supporto continuo lungo l’intero percorso di cura.
01.06.2023
Il 5 per cento acquista un medicamento contro il diabete
Nel 2021, il 5 per cento delle persone assicurate in Svizzera ha acquistato almeno un medicamento contro il diabete.
Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica che porta a un eccesso di zucchero nel sangue. Ciò danneggia i vasi sanguigni e il sistema nervoso. Per evitare gravi malattie conseguenti e limitazioni nella libertà di scelta e della qualità di vita, le persone affette da diabete hanno bisogno di un’assistenza ottimale. Il rapporto SWICA «Sotto la lente» illustra i piani terapeutici strutturati per il diabete e indica in che modo le persone colpite possono beneficiarne.
10.05.2023
272 casi di Long Covid
Tra il 1° gennaio 2020 e il 1° febbraio 2023 sono stati notificati a SWICA 272 casi di Long Covid. Rispetto alle varie migliaia di casi di prestazioni che ogni anno vengono notificate a SWICA come assicuratore di indennità giornaliera per malattia, si tratta, per fortuna, di una cifra molto esigua.
Long Covid è una definizione generale per le conseguenze durature di un’infezione da coronavirus. L’OMS parla di condizione post-COVID-19, la quale sussiste se sono presenti sintomi tre mesi dopo un’infezione da coronavirus confermata, se i sintomi durano da almeno due mesi e non possono essere spiegati da una diagnosi alternativa. Tra i sintomi più comuni della condizione post-COVID-19 vi sono forte stanchezza, spossatezza e intolleranza allo sforzo, affanno e difficoltà respiratorie, problemi di concentrazione e di memoria. Inoltre possono comparire altri sintomi come mal di testa, tosse, perdita dell’olfatto e del gusto, insonnia e disturbi d’ansia, stanchezza muscolare, dolori al petto o eruzioni cutanee. Anche se hanno ormai superato la malattia acuta, le persone affette da Long Covid faticano a riprendere la vita di tutti i giorni.
Per sostenere le persone colpite negli ambiti del movimento (di solito con il Pacing, quindi la riduzione del movimento), dell’alimentazione e del benessere psichico incluso la gestione dei disturbi del sonno, dei dolori ma anche dei disturbi depressivi, dell’ansia o dello stress, santé24 offre un programma di accompagnamento specifico per il Long Covid (sito disponibile solo in tedesco in inglese). Maggiori informazioni sul tema sono disponibili nel Business Blog di SWICA (sito disponibile solo in tedesco e in francese).
03.04.2023
Ogni anno quattro persone assicurate con SWICA su 1000 ricevono un’articolazione artificiale dell’anca o del ginocchio
Le operazioni chirurgiche più frequenti in Svizzera sono gli interventi all’apparato muscolo-scheletrico.La Svizzera si colloca ai primi posti tra i Paesi dell’OCSE nell’impianto di protesi dell’anca e del ginocchio.
Sebbene oggigiorno entrambi gli interventi siano considerati di routine, richiedono esperienza e scrupolosità: non solo nella scelta e nell’esecuzione dell’esatta procedura di intervento, bensì soprattutto nella decisione in merito a quando va effettivamente eseguita l’operazione e su quali pazienti, affinché le persone interessate possano trarne il massimo beneficio.
SWICA si impegna pertanto affinché la remunerazione degli interventi avvenga in base al risultato individuale, mettendo così in primo piano la qualità dal punto di vista delle pazienti e dei pazienti. Per saperne di più sull’iniziativa Patient Empowerment
01.03.2023
Il 16 per cento assume antibiotici una volta l’anno
La crescita dell’antibiotico-resistenza significa che i batteri sono in grado di adattarsi e di resistere all’azione degli antibiotici, rendendo il trattamento delle infezioni batteriche più lungo e talvolta perfino impossibile. Ogni utilizzo di antibiotici favorisce lo sviluppo di batteri resistenti.
SWICA si impegna pertanto a favore di un impiego misurato e ragionevole degli antibiotici, per esempio in collaborazione con l’Istituto bernese per la medicina di famiglia (BIHAM) e il gruppo Medbase (v. progetto).
16.02.2023