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Sessione primaverile: sì al contenimento dei costi – o forse no?

Dopo lunghe discussioni, nella votazione finale il Parlamento ha approvato il secondo pacchetto di misure per il contenimento dei costi. Il Parlamento si è inoltre espresso a favore di una maggiore partecipazione dei Cantoni nel processo di approvazione dei premi e ha approvato l’aumento della franchigia minima.

Effetto di risparmio incerto nel secondo pacchetto di misure per il contenimento dei costi

Nel settembre 2023 il Parlamento ha iniziato a discutere il secondo pacchetto di misure per il contenimento dei costi, avviato dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) sotto la guida del consigliere federale Alain Berset. Nel corso della procedura parlamentare il pacchetto è stato notevolmente modificato o forse addirittura attenuato. In particolare, il Parlamento ha rinunciato all’introduzione di reti di cure coordinate come nuovi fornitori di prestazioni.

Il pacchetto offre un potenziale di risparmio soprattutto nel settore dei medicamenti. In futuro, la Confederazione dovrebbe avere la possibilità di fissare sconti di quantità per i medicamenti con un grande volume di mercato. Inoltre, il Parlamento vuole che i nuovi medicamenti possano essere inseriti provvisoriamente nell’elenco delle specialità (ES) fino a quando il loro rimborso non sarà stato definitivamente chiarito.

In vista della nuova struttura tariffale per le prestazioni ambulatoriali, il Parlamento ha deciso che deve essere fissato un limite massimo per i punti tariffali della parte medica fatturabili per giornata lavorativa.

SWICA accoglie con favore la decisione del Parlamento di rinunciare alle reti di cure coordinate come nuovi fornitori di prestazioni. Ha preso atto con interesse dell’annuncio del Parlamento di promuovere le cure integrate attraverso altre misure.

SWICA si aspetta che le strutture di cure integrate sviluppate negli ultimi anni, che coinvolgono fornitori di prestazioni, assicuratori malattie e altri operatori del sistema sanitario, siano integrate nei lavori del Parlamento e, soprattutto, che continuino a essere promosse. Inoltre, dovrebbero essere creati incentivi per tutti gli operatori del sistema sanitario per promuovere e sviluppare la cooperazione e il coordinamento reciproci.

Aumento della franchigia minima

La franchigia minima è pari a 300 franchi all’anno da circa 20 anni. Questo è l’importo che ogni persona assicurata deve pagare come partecipazione alle spese di cura. Ora il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di aumentare la franchigia minima.

Secondo i sostenitori del progetto, un aumento è adeguato ai tempi e finirà per attenuare il ricorso alle prestazioni. Inoltre, l’aumento della franchigia minima dovrebbe contribuire a rafforzare la responsabilità individuale.

SWICA valuta l’aumento della franchigia minima in modo articolato. Da un lato, sostiene misure che rafforzano la responsabilità individuale delle persone, e l’aumento della franchigia minima può contribuire a ciò. Tuttavia, è necessario garantire che le persone con un reddito basso o con malattie croniche non rinuncino a cure mediche necessarie.

Simon Wieser, professore di economia sanitaria presso l’Università di Scienze Applicate di Zurigo, afferma in merito: «Se le persone con malattie croniche (...) dovessero rinunciare alle cure mediche necessarie sarebbe un grosso problema e potrebbe costarci molto caro». Per garantire che l’aumento della franchigia minima abbia un effetto di contenimento dei costi, occorrerebbe rafforzare in parallelo le cure integrate.

Il Consiglio federale riceve l’incarico di allentare l’obbligo contrattuale

In modo piuttosto inatteso, il Parlamento ha trasmesso al Consiglio federale una mozione che chiede che, a determinate condizioni, l’obbligo di contrarre nella LAMal possa essere allentato. Finora, le proposte o le iniziative politiche che perseguivano lo stesso obiettivo non hanno avuto alcuna possibilità e sono state sempre respinte.

Ora, tuttavia, il Consiglio federale ha ricevuto l’incarico di preparare una revisione della legge che dovrebbe consentire proprio questo. Nel farlo, deve tenere conto del fatto che la sicurezza delle cure sia garantita, i requisiti di qualità ed economicità siano soddisfatti e venga assicurato un comportamento corretto e conforme alla concorrenza.

SWICA sostiene la posizione di prio.swiss. L’Associazione degli assicuratori malattia svizzeri accoglie con favore l’iniziativa perché al momento gli assicuratori malattia devono farsi carico dei costi di tutti i fornitori di prestazioni autorizzati, anche in caso di eccesso di cure.

Un allentamento dell’obbligo contrattuale è opportuno se si tiene conto di criteri quali la limitazione alle aree della Svizzera in cui vi è un’alta densità di fornitori di prestazioni o la garanzia della qualità. Inoltre, è importante evitare un’eccessiva regolamentazione burocratica.

Aumento della franchigia minima: una boccata d’ossigeno o una pessima idea?

Da 20 anni la franchigia minima dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie è ferma a 300 franchi. Ora il Parlamento chiede che venga adeguata periodicamente e anche il Consiglio federale appoggia questa idea. Ma l’adeguamento della franchigia minima renderà i premi meno onerosi o farà aumentare ancora di più i costi sanitari? Per saperne di più.

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