Salute delle donne
Cinque trattamenti ginecologici non necessari
Per molte donne il Pap test è un appuntamento fisso durante la visita ginecologica annuale, ma d’ora in poi non dovrà necessariamente essere così, perché secondo le esperte e gli esperti rientra nella lista Top 5 delle misure inutili.
Seguendo il motto «meno è meglio», l’associazione Smarter Medicine si è posta l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione in merito alle cure mediche superflue e inappropriate. Una ventina di società mediche specialistiche hanno già redatto una lista Top 5 dei trattamenti medici che di norma non sono necessari. L’ultima lista in ordine di tempo è stata pubblicata dalla Società Svizzera di Ginecologia e Ostetricia (SGGG), che consiglia di evitare i cinque trattamenti seguenti:
- Somministrazione sistematica di antibiotici in caso di cistite senza complicazioni e di batteriuria asintomatica (batteri scoperti per caso nell’urina)
- Striscio citologico annuale (Pap test) nel quadro dei controlli ginecologici regolari (ora ogni tre anni)
- Accertamenti ormonali di routine in caso di disturbi durante la menopausa
- Trattamento ingiustificato di miomi o isterectomia in caso di miomi
- Rimozione chirurgica di cisti ovariche benigne senza sintomi acuti
Cosa significano le raccomandazioni per le pazienti e i pazienti? Non solo Smarter Medicine, anche la Fondazione per la protezione dei consumatori consiglia di condurre con il medico un colloquio improntato alla collaborazione, poiché gli esami elencati presentano rischi che possono comportare più danni che benefici.
Esami preventivi – una decisione personale
Gli esami preventivi vanno eseguiti? Se sì, quali? Roger Bachmann, responsabile settore specialistico Promozione della salute e medicina complementare presso SWICA, ha un’opinione chiara al riguardo: «Gli screening nella popolazione collettiva spesso non sono indicati; in caso di storia familiare o personale invece sì».
Una diagnosi precoce e una cura tempestiva possono aumentare notevolmente le possibilità di guarigione e ridurre il rischio di metastasi. Tuttavia, anche gli esami preliminari possono presentare degli svantaggi. Negli esami di diagnosi precoce possono inizialmente verificarsi risultati falsi positivi, quindi con un sospetto di malattia, che richiedono ulteriori accertamenti e potrebbero anche causare stress.
SWICA sostiene gli esami preventivi
Nell’ambito delle assicurazioni complementari COMPLETA PRAEVENTA e OPTIMA, SWICA partecipa ai costi degli esami preventivi che non sono coperti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS).
Tra questi check-up figurano ad esempio la colonscopia per le persone di età compresa tra i 50 e i 75 anni, la mammografia per le donne con casi di cancro al seno in famiglia a partire dai 30 anni e in caso di familiarità a partire dai 40 anni, o anche il Pap test menzionato in precedenza per le donne dai 21 ai 70 anni.
In linea di massima è importante svolgere sufficiente attività fisica, seguire un’alimentazione equilibrata e adottare uno stile di vita sano e, come puntualizza Roger Bachmann, «chiarire con il medico quali esami preventivi sono opportuni e quando nel caso specifico individuale».
COMPLETA PRAEVENTA e OPTIMA
Con le assicurazioni complementari COMPLETA PRAEVENTA e OPTIMA, SWICA partecipa ai costi degli esami che non vengono rimborsati dall’assicurazione obbligatoria. COMPLETA PRAEVENTA rimborsa il 90 % dei costi, fino a un massimo di 500 franchi nell’arco di tre anni civili. OPTIMA copre gli eventuali costi eccedenti (dedotto il 10 % di aliquota percentuale).
CheckPrevenzione nell’app BENECURA
Il CheckPrevenzione nell’app BENECURA mostra quali esami medici preventivi sono indicati per la salute della persona assicurata in base all’anamnesi, all’età, al sesso e ai fattori di rischio. I risultati del CheckPrevenzione possono essere inviati direttamente dall’app al proprio medico di famiglia in un’e-mail crittografata, per poi discuterne insieme in un colloquio.