Falsi miti sui medicamenti
Uso sicuro dei medicamenti

I medicamenti sono importanti alleati della salute nella vita quotidiana: fanno sparire il mal di testa, alleviano i dolori allo stomaco e sono utili contro il raffreddore da fieno. Ma cosa succede se un farmaco è scaduto? E i preparati originali sono più efficaci dei generici? Daniel Kreyenbühl, farmacista presso santé24, sfata alcuni falsi miti sui medicamenti e fornisce consigli preziosi su come usarli.

Al momento di preparare la farmacia da viaggio per le vacanze, molte persone si ritrovano a esaminare le proprie scorte di medicamenti. Non di rado scoprono blister iniziati o flaconi aperti da tempo immemore con l’etichetta illeggibile. Che fare? Tenerli o buttarli? E se sono da buttare, come vanno smaltiti?

Daniel, come si butta correttamente i farmaci?

I medicamenti contengono principi attivi che sono dannosi per l’ambiente. Pertanto è molto importante smaltirli correttamente: non vanno gettati nella spazzatura né nel WC. Consiglio di riportare i medicamenti dove sono stati acquistati, ad esempio in farmacia, in drogheria o nello studio medico.

Spesso siamo anche in possesso di farmaci con la confezione integra che, però, sono scaduti. Cosa bisogna tenere presente in questo caso?

Con l’indicazione della data di scadenza (riconoscibile dalla sigla «Exp.», abbreviazione del termine inglese «expiry date»), il produttore garantisce che il farmaco rimarrà stabile fino a questa data, se conservato correttamente. Durante questo periodo di tempo, l’azienda farmaceutica è responsabile della qualità, dell’efficacia e della sicurezza del medicamento. Se un medicinale è scaduto, la sua efficacia può rimanere inalterata, diminuire o venire meno completamente. Nel caso peggiore, oltre alla perdita di efficacia, si formano sostanze tossiche.
Se conservati in modo corretto, i medicamenti non diventano automaticamente inutilizzabili subito dopo la data di scadenza. Tuttavia, l’esposizione al calore e all’umidità, alla luce e all’ossigeno o la decomposizione degli eccipienti può favorire il processo di degradazione. La rapidità di questo processo dipende dai principi attivi, dalla forma galenica, dal tempo trascorso dalla data di scadenza e dalle condizioni di conservazione.

Naturalmente un medicamento scaduto da pochi giorni è molto meno problematico di uno scaduto da anni. Di norma, ad esempio, le compresse nei blister sono più stabili dei liquidi contenuti in flaconi (magari già aperti). Ciononostante, la sicurezza di un farmaco scaduto da poco non può essere garantita in termini generali. Raccomando pertanto di assumere i medicamenti in linea di principio solo fino alla data di scadenza e, in caso di dubbio, di rivolgersi a una o un medico o farmacista per la valutazione.


E cosa bisogna fare se al termine della terapia ci rimangono medicamenti di cui non abbiamo più bisogno?

I medicamenti non più necessari vanno riportati al centro di dispensazione, ovvero in farmacia, drogheria o studio medico.

Raccomando di assumere i medicamenti in linea di principio solo fino alla data di scadenza e, in caso di dubbio, di rivolgersi a una o un medico o farmacista per la valutazione. Daniel Kreyenbühl, farmacista presso santé24

Ipotizziamo di aver riordinato e smistato la nostra scorta di medicamenti e di notare che mancano alcuni farmaci e bisogna riacquistarli: è meglio andare sul sicuro e optare per il medicamento originale al posto del generico?

I generici sono sostanzialmente uguali ai rispettivi preparati originali: contengono gli stessi principi attivi nella stessa quantità, solo gli eccipienti e l’aspetto possono differire. Salvo poche eccezioni, in genere è quindi possibile passare da un preparato originale a un generico senza problemi. Swissmedic, l’autorità svizzera di omologazione e controllo degli agenti terapeutici, verifica il rispetto dei requisiti di sicurezza e qualità prescritti per legge sia per i preparati originali sia per i generici: per quanto riguarda la qualità dei medicamenti, non viene fatta alcuna distinzione tra generico e originale. I generici non sono dunque peggiori, bensì sono altrettanto validi, e inoltre sono molto più economici.

Quali ulteriori consigli può darci per un uso sicuro dei medicamenti?

  • Le compresse e le capsule vanno assunte sempre in piedi o da seduti (e non da distesi). Una strategia utile per deglutire i farmaci è la cosiddetta tecnica «pop bottle»: si riempie una bottiglia pulita d’acqua, si posiziona la compressa o la capsula sulla lingua, si avvicina la bottiglia alle labbra chiuse e si inghiottisce l’acqua e la compressa insieme in una sola volta.
  • Alcune compresse possono o dovrebbero essere tagliate: per dividerle facilmente e con precisione si può utilizzare un apposito taglia-pillole disponibile in drogheria o in farmacia.
  • Molti principi attivi sono sensibili alla luce, all’umidità e alla temperatura. I medicamenti vanno quindi conservati possibilmente nella confezione originale, al riparo dalla luce e dall’umidità e, naturalmente, fuori dalla portata dei bambini.
  • L’efficacia dei farmaci dipende anche dal momento in cui li si assume: a tal fine può essere utile un piano digitale come eMediplan.
  • Alcune persone devono assumere molti farmaci diversi, in questi casi un sistema di dosaggio e blisteraggio può semplificare l’assunzione, riducendo il rischio di fare confusione.

Se perdo il foglietto illustrativo, a chi mi rivolgo per avere informazioni affidabili sui medicamenti?

Alla o al medico o farmacista.

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