
Consigli per un cuoio capelluto sano
Content-Team SWICA
Il cuoio capelluto è l’area della testa ricoperta dai cosiddetti capelli terminali, un tipo di capelli che può crescere molto più lungo rispetto a quelli presenti su altre parti del corpo, come le braccia. I capelli crescono dai follicoli piliferi e vengono idratati dal sebo prodotto dalle ghiandole sebacee. La salute dei capelli è determinata dai nutrienti che arrivano al cuoio capelluto. Possiamo paragonare il cuoio capelluto al terriccio di una pianta in vaso: la pianta cresce rigogliosa solo se il terriccio è ricco di nutrienti e ben idratato.
Problemi come la caduta dei capelli, la forfora o la mancanza di lucentezza spesso sono dovuti a una cura non corretta del cuoio capelluto. Quindi, cosa possiamo fare per mantenerlo sano?
Consigli per sotto la doccia

- Evitare l’acqua troppo calda: le temperature troppo elevate seccano il cuoio capelluto. Le ghiandole sebacee reagiscono aumentando la produzione di sebo e i capelli diventano grassi più rapidamente.
- Non lavare i capelli troppo spesso: shampoo con ingredienti aggressivi, come i siliconi, possono irritare e seccare il cuoio capelluto. È sufficiente lavare i capelli ogni due, o meglio ogni tre giorni.
- Evitare di asciugare i capelli con il phon troppo caldo: anche la temperatura elevata del phon secca il cuoio capelluto e favorisce la comparsa della forfora.
Consigli per la vita quotidiana

Un cuoio capelluto sano per prevenire la forfora
A proposito di forfora: noi tutti la produciamo. La forfora è causata dalle cellule morte dell’epidermide, lo strato più esterno della pelle. Queste cellule si rinnovano costantemente e quelle vecchie che non servono più vengono eliminate. Questo processo è naturale, ma è solo quando le cellule si aggregano in grandi quantità che diventano visibili come forfora.Generalmente, la forfora è un problema estetico facilmente gestibile. Tuttavia, se persiste o il cuoio capelluto è fortemente irritato, potrebbe trattarsi i qualcosa di più serio e pertanto è consigliabile consultare un dermatologo. Maggiori informazioni sulla forfora sono disponibili qui.